10 curiosità sul mondo HR

Scopri alcune curiosità relative al mondo delle risorse umane.

curiositàHRIl servizio di outplacement, oggi diffuso come attività di supporto alla ricollocazione professionale, fu per la prima volta utilizzato negli anni sessanta dall’ente spaziale della Nasa per aiutare migliaia di dipendenti provenienti dal concluso progetto Apollo a rientrare nel mercato del lavoro.

COACHING

Seppure il termine coaching derivi dal termine francese coche (carrozza o cocchio), la sua genesi, come approccio allo sviluppo individuale, risale al californiano W. Timothy Gallwey, allenatore della squadra di tennis dell’Università di Harvard, che negli anni settanta fu il primo a mettere nero su bianco alcuni dei suoi principi di base. “C’è sempre un gioco interiore in corso nella nostra mente, non importa in che altro gioco siamo impegnati. Il modo in cui lo affrontiamo è quello che spesso fa la differenza tra il nostro successo e il nostro fallimento“.

PERFORMANCE MANAGEMENT

Nell’opera l’Economico di Senofonte (430/425 a.C. circa – Corinto, 355 a.C. circa), in cui viene ricostruito un dialogo nel quale Socrate impartisce al suo giovane allievo Critobulo la prima “lezione” a noi giunta di gestione patrimoniale, si riscontrano i primi riferimenti al concetto di meritocrazia e di performance management.

FORMAZIONE OUTDOOR 

La metodologia Outdoor Training nasce ufficialmente nel 1941 ad opera di un pedagogista tedesco Kurt Hahn che, insieme all’armatore inglese Lawrence Holt, fonda la prima scuola di Outdoor ad Aderdovevy nel Galles: “la scuola di formazione accelerata del carattere” centrata sulle operazioni di salvataggio in mare. All’inizio degli anni cinquanta comincia la diffusione negli Stati Uniti, dove venne dapprima utilizzato nelle forze armate per un programma di sviluppo della leadership, e successivamente, negli anni sessanta, nei programmi scolastici per facilitare l’integrazione fra gruppi di etnie diverse.

AUTORITÀ GERARCHICA

Nel Libro dell’Esodo, in un passaggio in cui Jetro (termine ebraico che significa eccellenza) parla a Mosè, si riscontrano espliciti riferimenti ai concetti organizzativi di autorità gerarchica e, in particolare, di unità del comando e di principio scalare. “Scegli fra tutto il popolo degli uomini capaci che temano Dio: degli uomini fidati, che detestino il lucro iniquo; e stabiliscili sul popolo come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di diecine; e rendano essi ragione al popolo in ogni tempo; e riferiscano a te ogni affare di grande importanza, ma ogni piccolo affare lo decidano loro. Allevia così il peso che grava su te, e lo portino essi teco.”

ORIGINE DEGLI STUDI SULLE COMPETENZE 

All’origine di quello che oggi conosciamo come il modello di competenze per la gestione delle risorse umane in azienda, vi è un originale lavoro di ricerca di Mc Clelland, condotto negli anni sessanta e finanziato dal Dipartimento di Stato americano, finalizzato a comprendere e valutare quali fossero le capacità distintive dei diplomatici impegnati all’estero come rappresentati degli Stati Uniti, per conto del Foreign Service.

PRIMI STUDI SULLA LEADERSHIP

I primi anni di ricerca sulla leadership furono orientati a spiegare questo fenomeno come conseguenza del possesso individuale di uno specifico set di tratti di personalità,  dando vita a un filone di studi chiamato “Teoria del grande uomo” , in cui l’idea di base, oggi ampiamente smentita, è che leader si nasce e non si diventa.

ORIGINE DELL’ASSESSMENT CENTER

L’assessment center trova le sue radici in campo militare, nelle ricerche condotte tra la prima e la seconda guerra mondiale dagli psicologi tedeschi, per migliorare i metodi di selezione allora in uso. Con lo scopo di ricercare nei futuri capi dell’esercito le capacità di leadership, gli psicologi inserirono tra le tecniche di selezione normalmente in uso, delle prove pratiche le quali erano simulazioni di situazioni reali in cui si sarebbero trovati nel ricoprire cariche di comando. Solo negli anni ‘60, negli Stati Uniti, iniziò ad essere utilizzato nell’ambito della selezione e dello sviluppo manageriale.

FILOSOFIA DEL COACHING

Nella “Repubblica” di Platone si possono rintracciare i fondamenti filosofici del coaching: “L’educazione non è tale quale certuni pretendono che sia. Questi, credo, affermano che quand’anche in un’anima non ci sia la conoscenza, essi possono mettercela, così come si metterebbe la vista in occhi ciechi (…). Mentre invece (…) nell’anima di ciascuno di noi vi è la facoltà di apprendere e l’organo mediante il quale ciascuno apprende; e che come in un occhio che non sia capace di volgersi dall’oscurità alla luce, se non con tutto il corpo; così quest’organo dell’anima deve essere stornato con tutta l’anima da ciò che è divenire, fino a che non si renda capace di contemplare l’essere e contemplarlo nella sua parte più luminosa (…)”.

IL METODO DEL CONSENSO NEI GRUPPI

Si possono rintracciare le radici di questo metodo già intorno al ‘400; alcune istituzioni ,infatti, dell’Europa Orientale, come la Duma Polacca, si servivano di un metodo analogo. Un sistema di consultazione e decisione assai simile al metodo del consenso è stato invece storicizzato dai Quaccheri, un gruppo religioso non violento dell’Inghilterra che ha iniziato a svilupparsi intorno alla metà del 1600. Uno dei principi fondamentali dei Quaccheri è che di fronte a Dio siamo tutti uguali, e quindi essi non riconoscono l’autorità secolare del Re e di altre autorità. Un altro riscontro lo si trova inoltre nelle tradizioni legate ai nativi americani che usano il metodo del cerchio che mette tutti allo stesso livello, all’interno del cerchio tutti parlano a turno, passandosi il bastone della parola. Le persone che ascoltano lo fanno col cuore aperto e la mente attenta, intenti a sentire la verità di chi parla. Il Bastone non va passato finché l’oratore non si sente capito, solo allora il bastone passa ad un altro compagno o viene posto al centro del cerchio.

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