Smart-Working e cambiamento. Conciliazione vita-lavoro e produttività: come si avvererà?

Conciliazione vita-lavoro e produttività: come si avvererà?
Benessere e motivazione del personale vs produttività aziendale: un equilibrio da costruire

Smart working 03(PARTE 2)

Se la formula “Auto organizzazione lavoro da casa conciliazione vita – lavoro = maggiore serenità personale” funziona, allora, tutto questo come garantisce alle aziende un impatto diretto a favore di una maggiore produttività?

Rifacendoci ancora una volta allo studio condotto da OD&M, emergono dei dati interessanti a riguardo. Oltre il 50% dei rispondenti riconosce tre principali benefici nello Smart-Working: Aumento della soddisfazione e della motivazione delle persone (64,3%); Passaggio del focus dal presenzialismo agli obiettivi/risultati prodotti (61,9%); Aumento Work-Life Balance (61,9%).
E come si alimentano questa soddisfazione e motivazione del personale? Parlare di Work-life balance dimostra, anzitutto, quanto poco della nostra vita privata rimanga nel lavoro e quanto rischiamo di separare noi stessi da ciò che realmente conta nella nostra dimensione quotidiana. Ciò preoccupa se si pensa che il lavoro ricopre buona parte del nostro tempo!

Riconquistare e affermare quindi, l’integrità e autenticità con noi stessi e metterla in relazione agli altri, ci permette di restare fedeli alle nostre caratteristiche e alle nostre esigenze personali, evitando il rischio di incorrere in sacrifici personali irreversibili o di generare e perpetuare uno stress che nuoce anche alla qualità e alla concentrazione sul lavoro.
Conciliando più facilmente i bisogni che rispondono ai propri valori personali guida (i.e. la famiglia, le relazioni, salvaguardare la salute) allora è possibile trasportare con maggiore leggerezza e efficacia le proprie capacità sul lavoro. E può essere anche prenda spazio anche un reale sentimento di gratitudine e di orgoglio di appartenenza verso l’azienda che salvaguarda tutto questo, favorendo un impatto positivo sull’impegno, la fedeltà e la produttività del dipendente.

La principale criticità, invece, nell’attuare un progetto di Smart-Working che riconoscono i rispondenti all’indagine (4,3%), si concentra sulla Realizzazione del cambiamento culturale.

Molte delle ricerche realizzate in tema convergono sulla necessità di allineare l’intenzione che muove la necessità di realizzare un’organizzazione del lavoro secondo formule più smart unitamente ad un processo di profondo cambiamento culturale che garantisca la sostenibilità del modello adottato dalle aziende in termini di valori e mindset delle persone e delle loro organizzazioni di appartenenza, oltre che di organizzazione del lavoro.

Quindi prima di godere dei benefici di maggiore produttività e minor costi interni, parrebbe prioritario concentrarsi, ancora una volta, sul cambiamento culturale e di paradigma che stanno alla base di questa trasformazione nel modo di lavorare, offrendo ai propri dipendenti spazi di confronto e affermazione per allineare i valori delle persone con i (nuovi) valori che guidano l’azienda e il nuovo sistema organizzativo che sorregge la possibilità di lavorare a distanza.

Chiudiamo con una divertente e illuminante citazione dello scrittore tedesco Hans Magnus Enzensberger: “La cultura è un po’ come buttare un Alka-Seltzer in un bicchiere. Tu non lo vedi, ma in qualche modo sta facendo qualcosa”.

Emanuela Zaltron

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