Il villaggio: la notte di Natale

Lasciare spazio ad ognuno affinché possa esprimere le sue qualità e realizzare le proprie aspirazioni… è questa la sfida più difficile di un leader!

Ilvillaggio6 notte di Natale

Si sente qualcuno fischiettare nelle vie del villaggio, è un allegra melodia natalizia, eppure non si vede nessuno qui in giro… Il rumore dei miei passi riecheggia nelle stradine ciottolose del centro.

Nella grande piazza del villaggio il Costruttore ha creato un ampio e accogliente spazio per permettere a tutti di partecipare alla festa di questa sera. Il Fabbro sta finendo di forgiare un enorme albero di Natale, in ferro, perché qui da noi non usiamo i pini o gli abeti, e il Tessitore ha già predisposto dei meravigliosi addobbi, fatti con shantung, taffettà e damascato, che tutti insieme gli abitanti del villaggio appenderanno ai rami.

L’Agricoltore ha raccolto in questi giorni molti aculeius (simili ai vostri carciofi), tanta regina di spade (una specie di radicchio rosso) e dieci sacchi di castagne, mentre il Cacciatore ha procurato della selvaggina fresca: non vediamo l’ora di assaggiare le pietanze che cucinerà per noi quest’anno il Cuoco del villaggio.

Lo Sciamano, invece, mi ha rivelato di aver predisposto dei fantastici fuochi d’artificio che lasceranno i più piccini, ma non solo, a bocca aperta.

E poi ci riuniremo tutti insieme intorno al falò preparato dal Custode del fuoco e rimarremo in silenzio ad ascoltare le affascinanti storie del Narratore.

Chissà poi cosa si inventerà di fare quest’anno il Folle

E’ davvero motivo di orgoglio per me essere il Capo villaggio quando tutti partecipano con impegno, dedizione ed entusiasmo alla realizzazione di un obiettivo comune! Vi chiederete che cosa ho fatto io in tutto questo? Niente potrei dire! Ho solo lasciato spazio ad ognuno affinché potesse esprimere le sue qualità e realizzare le proprie aspirazioni… Niente direte voi… ma per me questo è TUTTO!

 

Francesca Chiara