Come sta la tua capacità negativa?

L’uomo è un essere sociale, nonostante questo è connaturata in lui
la tendenza a mostrare comportamenti “negativi”.

articolo negativitàNonostante l’essere umano sia una “creatura sociale”, è altrettanto connaturata in lui la tendenza a mostrare comportamenti “negativi” che possono assumere la forma di lamentela, critica, diffidenza, chiusura, scontrosità, ecc; queste non sono altro che reazioni, spesso incontrollate, per difenderci da una minaccia percepita, non sempre realistica.

“La negatività è una manifestazione non occasionale (bensì frequente), non localizzata (bensì a tutti i livelli), non di un capro espiatorio (bensì di ognuno)” De Sario (2012).

La negatività dunque esiste, e tutti, a turno, siamo in grado metterla in vista in uno scambio comunicativo. Ritrovarsi in una situazione in cui emergono distonie, differenze, frizioni, conflitto, non è piacevole per nessuno e per questo la tendenza è quella di evitarla o di voler trovare delle ricette per uscirne il più rapidamente possibile.  È proprio quando essa viene ignorata e non affrontata che rischia di assumere forza ed energia trasformandosi in qualcosa di più grande e ingestibile, pronta ad esplodere in tutta la sua aggressività, tutte le volte che il limite viene superato.

Che fare quindi? È possibile trovare un modo per imparare a parlarne, affrontarla, sviluppare abilità di accoglierla e contenerla entro limiti di tollerabilità?

In famiglia, in azienda, in un team, lavorare insieme per raggiungere risultati creando un ambiente di benessere per tutti è qualcosa di sfidante e possibile se si acquisisce l’abitudine a non soffocare il disagio, imparando ad esplorarlo, sviluppando la “capacità negativa”.

Essa è intesa come l’abilità di accogliere e contenere i comportamenti disfunzionali creando le condizioni che conducono ad una ricerca attiva di soluzioni e di passi migliorativi concreti.  Questa competenza può essere allenata e potenziata diventando una risorsa preziosa al servizio delle relazioni che viviamo con le persone con le quali interagiamo.  La capacità di far succedere le cose e di raggiungere risultati insieme agli altri è strettamente correlata alla disponibilità di migliorare e crescere, sia come individui e sia come membri di un gruppo di lavoro, mettendosi in gioco in ogni fase del proprio percorso di evoluzione, dando il benvenuto agli errori e imparando dalle esperienze che facciamo.

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