La professionalità nel coaching
Cosa significa come coach seguire standard di eccellenza?
Qualche mese fa, durante l’intervista che abbiamo condotto in occasione dell’evento #coaching_flashmob, Cristina Tosi, Imprenditrice di Pegaso, ha posto l’accento sull’importanza di introdurre in azienda coach con esperienza, che provengano da scuole qualificate e riconosciute e che operino secondo quanto stabilito dal codice etico ICF (International Coach Federation).
Noi siamo d’accordo con lei e con molti altri manager e professionisti che prima di affidarsi personalmente o affidare le proprie persone a degli “sconosciuti” per iniziare un percorso di coaching, desiderano avere delle prove concrete della loro professionalità.
A questo punto c’è da chiedersi cosa si può fare per avere questa garanzia.
La risposta è ICF, la più grande associazione professionale non profit nel mondo del coaching, con più di 20.000 membri in oltre 100 paesi. Il suo scopo è di sviluppare, sostenere e preservare l’integrità della professione nel mondo e di accrescere la fiducia del pubblico in questa professione
La missione di ICF consiste nell’essere il punto di riferimento per l’arte e la scienza del coaching; un luogo volto ad ispirare conversazioni trasformazionali, dove vengano favorite l’aggiornamento e l’innovazione, si stimoli il perfezionamento continuo, e si diffonda la consapevolezza del contributo che il Coaching può offrire al futuro dell’umanità.
Come coach, scegliere di seguire gli standard di eccellenza, la professionalità e il codice etico riconosciuti a livello internazionale da ICF, significa impegnarsi a mantenere alto il valore di questa metodologia e desiderare la crescita continua e duratura di questa professione.
Noi nel portare “Un battito diverso per persone e aziende” abbiamo scelto il rigore metodologico e l’etica; e in questi giorni con tutto il nostro team di 300GRAMMI festeggiamo Nicoletta e Mascia che sono diventate Associate Certified Coach (ACC).