Il coaching come "il bacio di Giove e Venere"

Sviluppare consapevolezza, per percepire le cose così come sono nella realtà e aprire la propria prospettiva per dare vita a nuove possibilità creative.

IlBacioDiGioveEVenereLa scorsa notte, 30 giugno 2015, è stata testimone di un evento astronomico particolarmente  affascinante: “il bacio di Giove e Venere”. Chi ha avuto modo di alzare gli occhi al cielo avrà potuto notare qualcosa di diverso rispetto al solito, all’orizzonte, verso ovest, due stelle di intensa luminosità e molto ravvicinate.

Non sono a dire il vero due stelle, ma Giove e Venere, i corpi celesti più luminosi del Sistema solare dopo Sole e Luna, che appaiono ai nostri occhi lì, l’uno accanto all’altro. La vicinanza tra i due pianeti, separati da appena 1/3 di grado, è però solo una questione di prospettiva legata alla posizione che in questo momento occupano lungo le loro orbite, ma, in realtà, sono divisi da oltre 800 milioni di km!

La magia di questo momento mi ha portata a riflettere sull’importanza della realtà oggettiva degli eventi e, d’altro canto, sul valore che la prospettiva di osservazione può avere nel percepire e interpretare diversamente gli eventi stessi. Ai miei occhi, “il bacio di Giove e Venere” rappresenta simbolicamente quanto di più potente io abbia finora imparato nell’ambito del coaching: l’importanza per il coachee di sviluppare consapevolezza, al fine di percepire le cose così come sono nella realtà, e al contempo aprire la propria visione a diverse prospettive, per dare vita a nuove possibilità creative.

Il prossimo appuntamento è previsto per il 27 agosto 2016, quando Giove e Venere torneranno ad “incontrarsi” durante una congiunzione serale, separati di soli 0,1 gradi. E con rinnovato stupore ci ricorderanno che nella vita la prospettiva che adottiamo ci può far vedere le cose in modo diverso e a volte più affascinante.

Francesca Chiara